“Come può un uomo arrivare a uccidere, farsi uccidere, tradire, distruggere, in nome della salvezza dell’umanità?”.
Uno spettacolo tutto al maschile, con interpreti di potente intensità espressiva, in uno spazio astratto, visionario, animato da suoni e immagini che dialogano con il testo, dove si consuma l’ultimo atto di un martire silenzioso,sconfitto, ma titanico. Uno spettacolo sui grandi interrogativi del potere in rapporto all’individuo.
Buio a mezzogiorno
di Arthur Koestler è un romanzo, notissimo alla generazione del dopoguerra, ancora di attualità: è il ritratto di un’epoca leggendaria e feroce, il periodo più cupo dello stalinismo; ma è anche il ritratto di un uomo, Rubasciov, che, dopo aver speso tutta la propria vita in lotta per l’ideale magnifico della salvezza dell’umanità attraverso la Rivoluzione,si trova a fare i conti con il fallimento. Fallimentodella Grande Idea. Fallimento personale. La sua radicale scelta di vitafu quella di cancellare il privato, l’Io, a favore dell’Idea, del Noi. Fino alle estreme conseguenze.
Laura Sicignano